domenica 12 aprile 2015

Poesie per l'Angelo che mi segue: mio padre

PADRE
Nella mia mente
più non svanirà
lo sguardo ed il saluto
che ci sian dati
quel 24 aprile
di tanto tempo fa,
quando tu mi dicesti
prendendomi la mano:
sii forte, sii serena,
ci rivedremo un giorno
e giocheremo ancora.
Ho soffocato il pianto
per non farti soffrire,
ma quelle tristi lacrime
non sono mai più uscite,
sono rimaste lì
pesanti come pietre.
Le verserò nel giorno
che ci si rivedrà
per dimostrarti
tutta la mia felicità

ADDIO
Papà,
perché te ne sei andato,
urlavo in quella nera stanza,
vedendoti sereno
come se addormentato,
Toccavo la tua fronte gelida
e ti baciavo,
sperando nel risveglio di una favola,
ma tu non mi sentivi.
Bagnata era la fronte tua
dal mio dirotto pianto.
Segui la bara tua
con solenne silenzio.
Davanti alla tua tomba,
fisso lo sguardo mio
su quella pietra,
che per sempre da te
mi divideva.

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